3 de fevereiro de 2013

Política educativa e integración de las TIC en el sistema educativo. La situación italiana dentro del escenario internacional


Vol. 16, 3 (2012).
María Jesús Gallego Arrufat / Universidad de Granada (España) y Stefano Masini / Universidad de Tor Vergata (Italia)
Resumen
En este artículo se analizan las políticas educativas y de integración de lasTIC en los sistemas educativos, en particular la situación de Italia en el escenario internacional. El artículo ofrece un panorama actualizado sobre la integración de las tecnologías de la información y la comunicación (TIC) en el sistema educativo italiano. En la primera parte del artículo presenta una visión general de las políticas educativas desarrolladas desde mediados de los años noventa, en el contexto de referencia europeo. En la segunda parte se destacan los principales temas de actualidad relacionados con la dificultad de la difusión de las tecnologías digitales en las prácticas pedagógicas basadas en los hallazgos de los estudios comparativos internacionales (IEA, OCDE) y las llevadas a cabo en el Italia (IARD, FGA).
El análisis de los documentos examinados sirve para detectar la distancia entre las intenciones de los responsables de las políticas y la realidad de las escuelas. De acuerdo con la información de las principales instituciones educativas hallamos una visión de las TIC guiada por un fuerte optimismo acerca de la capacidad de estas herramientas para generar una innovación profunda del proceso de enseñanza-aprendizaje, que les guíe hacia modelos pedagógicos constructivistas. Por otro lado, las encuestas muestran que, a pesar de la creciente disponibilidad de recursos digitales en las escuelas, siguen desempeñando un papel secundario a menudo en las prácticas de enseñanza.
Palabras clave: Política educativa; Tecnología educativa; Integración de las TIC en educación.
1. Introduzione
Esiste un ampio e consolidato interesse della ricerca educativa nei confronti delle tecnologie informatiche viste come strumenti che definiscono e strutturano gli ambienti nei quali hanno luogo i processi di apprendimento. Le teorie di psicologia cognitiva e i modelli didattici ad esse collegati hanno dato luogo nel corso del tempo a molteplici linee di indagine, che si sono venute definendo e coagulando attorno a distinti acronimi. Le sigle CBT (Computer Based Training), CAL (Computer Assisted Learning), ITS (Intelligent Tutoring Systems), CSCL (Computer Supported Collaborative Learning), WBI (Web Based Instruction) rappresentano alcuni esempi che specificano differenti valenze educative attribuite al computer e ad internet e che testimoniano proprio la ramificazione delle possibili applicazioni delle tecnologie informatiche proposte dalla Educational Technology a partire dagli anni Ottanta.
Parallelamente le stesse tecnologie informatiche sono state oggetto di grande attenzione da parte delle istituzioni educative, ossia degli organismi nazionali e internazionali preposti alla definizione delle politiche in materia di istruzione. Tuttavia la prospettiva assunta dai policy makers spesso non coincide con quella della comunità di ricerca. Tali strumenti vengono infatti visti come risorse strutturali in grado non solo di produrre migliori esiti di apprendimento, ma anche e soprattutto di rendere più efficienti e allineati alle direttive centrali i processi di istruzione formale che hanno luogo sul territorio di competenza.
La questione fondamentale sul piano normativo-istituzionale è rappresentata dal tipo di azioni da mettere in atto per diffondere su larga scala l’impiego delle tecnologie informatiche all’interno dei sistemi educativi. In tal senso la sfida per i policy makers è costituita dalla capacità di assicurare la presenza delle risorse tecnologiche e il loro utilizzo da parte degli insegnanti e al tempo stesso di garantire che le loro modalità di impiego si conformino ai modelli pedagogici assunti a riferimento delle più ampie politiche educative d’indirizzo.
3 de febrero de 2013

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